Da alcune settimane, la produzione automobilistica mondiale sta subendo la carenza di semiconduttori che sta causando il rallentamento o la sospensione temporanea della produzione di autovetture. Ora il problema sta interessando anche i produttori di veicoli industriali. I primi a parlarne in Europa sono gli svedesi Scania e Volvo Trucks.
Il 10 marzo 2021 il Ceo di Scania, Henrik Henriksson, ha dichiarato al giornale svedese Dagens Industri che “il sistema è sotto pressione al punto che entro il primo o secondo trimestre potremmo essere costretti a fermarci”. In seguito, il portavoce di Scania Hans-Ake Danielsson ha precisato alla Reuters che “la situazione è molto tesa e non avremo abbastanza componenti. Forse non fermeremo completamente la produzione, ma potremmo ridurla nel primo o secondo trimestre”.
Volvo Trucks aveva segnalato a febbraio problemi sulle linee dell’impianto di Ghent proprio a causa della carenza di semiconduttori. L’11 marzo, l’agenzia di stampa svedese TT ha riferito che il costruttore si aspetta che la carenza di semiconduttori possa causare altre interruzioni della produzione, anche se non prevede una completa interruzione. "Abbiamo diciotto grandi impianti di produzione a livello globale e prenderemo decisioni locali, tattiche, impianto per impianto, a seconda della situazione", ha dichiarato il portavoce dell’azienda, Claes Eliasson.