La vertenza europea tra produttori di veicoli industriali e loro acquirenti seguita alle sanzioni emesse dalla Commissione Europea nel 2016 e nel 2017 per cartello dei prezzi compie un passo in avanti con la sentenza emessa il 12 maggio 2021 dal Tribunale di Amsterdam a favore di migliaia d’imprese di autotrasporto che hanno chiesto un risarcimento. Il giudice olandese ha respinto la tesi dei produttori, secondo cui i fatti sanzionati dalla Commissione non avrebbero causato danni agli acquirenti. Questa non è una sentenza definitiva di risarcimento, ma consente al procedimento di proseguire.
Gli avvocati dei costruttori hanno sostenuto che non c’era stato un reale accordo sui prezzi, ma solo uno scambio d’informazioni e comunque non ci sarebbe stato alcun aumento dei prezzi per gli acquirenti, perché sarebbero stati interessati solo i “prezzi lordi”, che i costruttori ritengono irrilevanti per i listini finali. Gli avvocati dei querelanti hanno invece portato perizie sul legame tra listini lordi e pressi finali e il giudice ha riconosciuto legittima questa tesi.
I Paesi Bassi è uno degli Stati europei con il maggior numero dei ricorsi, che coinvolgono l’acquisto di oltre 400mila veicoli industriali, con richieste di risarcimento che possono raggiungere i diecimila euro. “Grazie a questa sentenza, le prospettive degli acquirenti di camion di recuperare una parte significativa del prezzo di acquisto o di leasing sono ulteriormente migliorate”, spiega Michael Gramkow, presidente della Fondazione Unilegion Truck Claims, che rappresenta gli interessi di oltre cinquecento aziende tramite una class action nei Paesi Bassi.
Ricordiamo che a luglio 2021 scadono i termini per la prescrizione delle richieste di risarcimento, quindi La Fondazione Unilegion Truck Claims consiglia a chi vuole intraprendere un’azione collettiva di attivarsi immediatamente. Si può farlo entro la metà di giugno al sito unilegion-truck-claims.eu. La Fondazione precisa che l’adesione non comporta costi e solo in caso di successo sarà addebitata una commissione. All’azione legale possono partecipare tutte le aziende che hanno acquistato o preso in leasing camion medi o pesanti, ossia con massa complessiva superiore a sei tonnellate, tra il 1997 e il 2013. In Italia anche alcune associazioni degli autotrasportatori stanno raccogliendo le richieste di risarcimento.