Settembre conferma la ripresa delle immatricolazioni italiane di veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, dopo i numeri positivi già registrati a luglio e agosto. Secondo l’associazione dei costruttori esteri Unrae, nel nono mese dell’anno la Motorizzazione ha immatricolato 1154 unità, contro le 1192 dello stesso mese del 2019, con un incremento percentuale del 30,4%. La ripresa estiva compensa una parte delle perdite causate dal blocco delle attività commerciali avvenuto durante l’emergenza primaverile della Covid-19, anche se il bilancio dei primi nove mesi resta comunque rosso: -19,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 (14.350 immatricolazioni contro 17.827).
Restringendo l’analisi ai veicoli con massa pari o superiore a 16,5 tonnellate, l’andamento è simile a quello dell’intero segmento: con 1252 unità immatricolate, l’aumento percentuale su base annua è del 30,8%. Simile anche l’andamento dei primi nove mesi: 11.505 immatricolazioni contro 14.329, con un calo del 19,7%. Secondo il presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae, Paolo Starace, “le imprese di autotrasporto hanno la reale necessità, oltre che la volontà, di rinnovare le loro flotte, lo dimostra infatti la velocità con la quale vengono esauriti i fondi messi a disposizione per gli investimenti”.
Starace chiede che lo stanziamento per il rinnovo della flotta diventi strutturale nella Legge di Bilancio, aggiungendo che l’erogazione dei contributi deve avvenire attraverso procedure semplici e veloci, per fornire certezze agli autotrasportatori. ”Solo così si potrà favorire un concreto quanto costante ammodernamento del parco, coerentemente con gli obiettivi di connettività, sicurezza ed eco-compatibilità che i costruttori si sono posti come priorità”, egli conclude.