Una delle conseguenze della pandemia di Covid-19 è il rallentamento, se non addirittura il blocco, di pratiche amministrative e delle consegna di documenti necessari al proseguimento dell’attività di persone e aziende. Un problema che sta emergendo dopo i primi giorni d’isolamento è il ritardo con cui arrivano le carte dell’autista per il cronotachigrafo digitale di veicoli industriali e autobus. Molti autisti che hanno chiesto una nuova carta perché quella precedente è scaduta, si è danneggiata, è stata smarrita o è stata rubata non stanno ricevendola e quindi, secondo la Legge, non potrebbero guidare il camion.
Per non lasciare a terra personale utile in questo periodo d’emergenza, il ministero dell’Interno ha diramato il 24 marzo 2020 una circolare in cui dice agli agenti di controllo di non applicare sanzioni agli autisti che non hanno la carta tachigrafica, purché sussistano contemporaneamente due condizioni. La prima è avere la ricevuta della domanda di rilascio o rinnovo di una nuova carta con data successiva al 23 febbraio 2020, la seconda è che gli autisti devono avere registrato i dati sui tempi di guida e di riposo manualmente. In questo secondo caso, devono seguire le regole prescritte dall’articolo 35 del Regolamento UE 165/2014 nel caso di danneggiamento, cattivo funzionamento, smarrimento o furto della carta tachigrafica.