La questione è affrontata al punto 26, che tratta del trasporto su strada. Una delle richieste inserite dalla Commissione è "l'adozione di un codice sociale per i lavoratori itineranti del trasporto su strada, che fronteggi altresì il problema del falso lavoro autonomo". Ciò viene spiegato più avanti, al punto 5 delle motivazioni: "L'apertura del mercato non si è accompagnata a un processo parallelo di armonizzazione sociale delle condizioni di occupazione e di lavoro".
Quindi, prosegue il documento, "la Commissione dovrebbe affrontare il problema della qualità del lavoro in tutti i modi di trasporto, con particolare riferimento alla formazione, alla certificazione, alle condizioni di lavoro e allo sviluppo della carriera, con l'obiettivo di creare posti di lavoro di qualità, sviluppare le competenze necessarie e rafforzare la competitività degli operatori di trasporto dell'Unione europea".
Gli altri interventi per il trasporto stradale inseriti nel documento sono l'adozione di combustibili alternativi, l'aumento del 40% entro il 2020 (rispetto al 2010) delle aree di parcheggio sicure per i camion, l'interoperabilità dei sistemi di pedaggio, limiti per le emissioni di CO2.
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