In Germania, il fatturato annuale della logistica è quasi raddoppiato negli ultimi vent'anni, raggiungendo il valore di 250 miliardi di euro. Un valore che mostra, come spiega la risoluzione 18/10882 pubblicata dal Bundestag tedesco il 9 marzo 2017, "l'enorme impatto che ha la logistica sull'economia tedesca" e che giustifica anche i provvedimenti presi dallo Stato contro il dumping sociale e il cabotaggio stradale irregolare. La Germania, infatti, è stata la prima nazione comunitaria a introdurre l'obbligo del salario minimo per gli autisti stranieri per salvaguardare il lavoro dei conducenti delle proprie aziende di autotrasporto.
Ma questo provvedimento non basta: "A causa della crescente concorrenza da parte delle imprese di autotrasporto dell'Est, gli standard sociali nel trasporto stradale sono sotto pressione e stanno ponendo in crisi le imprese socialmente responsabili", proseguono i deputati tedeschi. Il Bundestag sottolinea che il 40% del traffico pesante che paga il pedaggio autostradale è svolto da imprese straniere, create anche dallo spostamento d'imprese tedesche all'Est, mettendo così fuori mercato soprattutto le aziende di medie dimensioni.
Uno dei punti critici di questa situazione, prosegue la risoluzione, è che molti autisti tornano a casa dopo settimane o mesi di viaggio, trascorrendo il tempo di riposo dalla guida vicino al camion, nelle aree di parcheggio o nei porti. In questo modo, "ogni standard sociale minimo viene loro negato". Quindi, i controlli devono garantire il rispetto delle norme tedesche e comunitarie. Per risolvere questi problemi, il Bundestag ritiene che vada migliorata la normativa sul salario minimo, operando anche sulle condizioni di riposo lungo settimanale degli autisti in viaggio, evitando "interpretazioni ambigue" dell'articolo 8 del regolamento 561/2006.
Per ora, i parlamentari tedeschi non hanno approvato una nuova legge, ma con questa risoluzione chiedono al Governo d'intervenire per chiarire in sede comunitaria se sussiste il divieto di riposo settimanale in cabina e per creare regole che permettano il riposo sul camion solo una parte del loro tempo di riposo. Tra le loro proposte, una stabilisce che se un autista viaggia per tre settimane di seguito può svolgere in viaggio riposi settimanali più corti, ma poi deve attuare un riposo adeguato a casa propria. I parlamentari chiedono al Governo anche di agire in ambito comunitario per imporre un salario minimo per gli autisti che operano nel trasporto internazionale e nel cabotaggio stradale.
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