Gli autisti professionali che non hanno terminato il corso di formazione periodica della CQC merci rilasciata per documentazione nel 2009 non possono più guidare veicoli che richiedono una patente superiore. Possono quindi guidare solo due categorie di autisti: quelli che hanno già la nuova patente con la scadenza della CQC dopo il 9 settembre 2016 e quelli che hanno terminato il corso e presentato la domanda di rinnovo di validità entro tale data. Questi ultimi possono guidare anche senza la nuova patente ma devono portare con sé la ricevuta di presentazione della richiesta di duplicato, oltre che la precedente patente (attenzione: la ricevuta vale solo in Italia, per guidare all'estero bisogna avere la nuova patente).
Gli autisti la cui CQC è scaduta il 9 settembre 2016 che stanno ancora svolgendo il corso di formazione periodica, non possono guidare con la patente superiore sino a quando non avranno terminato il corso e presentato domanda di rinnovo. Gli autisti che non hanno ancora iniziato il corso hanno tempo due anni per frequentarlo e rinnovare così la loro CQC. Dopo tale periodo, se vorranno avere la CQC aggiornata non basterà frequentare il corso, ma bisognerà anche superare un esame finale.
Ricordiamo che i corsi frequentati negli ultimi due anni non scadono, quindi chi li ha completati può presentare la domanda di rinnovo (come afferma la nota diffusa dal ministero dei Trasporti nell'ottobre 2015). La circolare 15909 del 13 luglio 2016 chiarisce anche come comportarsi nel caso di conversione di CQC rilasciate all'estero, illustrando due casi: un autista residente in Italia e titolare di una patente CQC di guida italiana e di qualificazione CQC valida conseguita all'estero e un conducente residente in Italia con patente CQC rilasciata da uno stato estero (UE o Spazio Economico Europeo) e CQC rilasciata in uno Stato estero valida.
Gli autisti che continuano a guidare un veicolo per trasporto merci che richiede patente superiore senza avere almeno la domanda di rinnovo, se scoperti subiscono una sanzione di 400 euro e il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. Quindi, anche le aziende di autotrasporto devono verificare lo stato delle CQC dei loro conducenti, per non rischiare di avere camion fermi per due mesi.
L'associazione Anita afferma che gli Uffici della Motorizzazione Civile "hanno avuto disposizioni di dare la priorità nel rilascio di tali documenti, in particolare nei confronti dei conducenti impegnati in trasporti internazionali, per i quali non vale il periodo di maggior favore riconosciuto in ambito nazionale".
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