Quando si può guidare un veicolo industriale che viaggia in regime di conto proprio senza avere la Carta di qualificazione del conducente? Lo ha chiarito il ministero dell’Interno in una circolare che risponde ad alcune domande che riguardano le deroghe all’obbligo della Cqc. Si tratta delle deroghe previste dall’articolo 16 del Decreto Legislativo 286/2005, recentemente modificato. Una di queste afferma che il documento non è necessario quando il trasporto è svolto con fini “non commerciali”, ossia senza alcuna remunerazione. In teoria potrebbe essere il caso del conto proprio, ma in realtà esso è comunque considerato “commerciale” perché rientra in una remunerazione dell’impresa derivante dalla vendita della merce. Così come è considerato commerciale il trasporto di un’attrezzatura e di un macchinario usato per svolgere l’attività dell’azienda. In quest’ultimo caso il ministero afferma che c’è un’eccezione. Si può guidare un veicolo industriale che trasporta attrezzature o macchinari usati dal conducente nell’esercizio della propria attività senza Cqc purché la guida non costituisca l’attività principale dell’interessato (ossia occupi meno del 30% dell’orario di lavoro mensile continuativo) e il materiale caricato sia usato dallo stesso conducente.
Il Decreto permette anche la deroga alla Cqc per il “trasporto occasionale” in conto proprio. Il ministero precisa che per usare questa deroga devono sussistere tre condizioni: chi guida il camion deve essere assunto con mansioni diverse da conducente professionale, il trasporto non deve essere la sua principale fonte di reddito e non deve compromettere la sicurezza stradale. Per quanto riguarda l’ultimo punto, si porta l’esempio del trasporto eccezionale, che evidentemente non si può compiere senza Cqc. La circolare precisa che per provare che la guida non è l’attività principale dell’autista non serve qualche documento specifico, però gli organi di controllo possono verificare dal cronotachigrafo se il conducente ha superato il 30% di guida nell’ultimo mese lavorativo solare, rispetto al suo orario di lavoro totale.