Il 24 marzo 2021 la Corte di Giustizia europea ha diffuso un’importante sentenza sulle sanzioni da comminare nel caso l’autista di un veicolo industriale o di un autobus non mostri durante un controllo su strada i fogli di registrazione del cronotachigrafo del giorno in cui è stato fermato e dei 28 giorni precedenti (che deve tenere in cabina). Secondo i giudici europei, in questo caso le Autorità di controllo devono erogare una sola sanzione, indipendentemente dal numero dei fogli mancanti, e non una per ogni foglio mancante.
La vicenda è iniziata in Italia nel 2013, quando in due controlli gli agenti hanno rilevato che mancavano diversi fogli di registrazione relativi ai 28 giorni precedenti il controllo, erogando quindi diverse sanzioni amministrative. I due autisti hanno presentato un ricorso ai giudici italiani, arrivato fino in Cassazione, che ha inviato il fascicolo alla Corte di Giustizia Europea.
I giudici di Cassazione hanno chiesto se il diritto dell’Unione debba essere interpretato nel senso che, in circostanze come quelle dei due casi trattati, le Autorità competenti debbano infliggere al conducente una sanzione unica, a fronte di un’infrazione unica, oppure più sanzioni distinte, a fronte di più infrazioni distinte, il cui numero corrisponderebbe a quello dei fogli di registrazione mancanti.
I giudici europei hanno risposto con la sentenza del 24 marzo 2021 sostenendo che “il diritto dell’Unione stabilisce un obbligo unico applicabile all’intero periodo di 29 giorni”. Nella sentenza, la Corte ricorda che gli Stati membri devono prevedere sanzioni sufficientemente elevate, proporzionate alla gravità delle infrazioni, per produrre un reale effetto dissuasivo, precisando che un’infrazione del genere è tanto più grave quanto più elevato è il numero di fogli di registrazione che non possono essere presentati dal conducente.