Poche ore dopo la presentazione delle proposte della Commissione Europea per la modifica di alcune norme sull'autotrasporto, la confederazione europea dei sindacati dei trasporti ETF ha diramato una nota in cui conferma l'opposizione ad alcuni provvedimenti. Il testo svelato oggi dalla Commissaria ai Trasporti Violeta Bulc riprende le anticipazioni dei giorni scorsi, che già avevano acceso la protesta sindacale.
"Basandosi su quanto annunciato oggi in conferenza stampa, ETF ritiene che il Pacchetto mobilità porti un mix di proposte che assolvono gli operatori dell'autotrasporto da ogni responsabilità, mentre non fornisce risposte alla situazione critica del lavoro in questo settore", esordisce la nota. Per prima cosa, ETF è contraria all'esenzione alla normativa sul distacco internazionale per gli autisti che viaggiano per i primi tre giorni su strade estere: "Questa esclusione temporanea non renderà le regole più chiare, più semplici da applicare e più rigorose. Ciò rimanderà solo di tre giorni l'applicazione del salario minimo ai conducenti che viaggiano in uno Stato estero, lasciando così la porta aperta ad abusi, distorsioni e concorrenza sleale basata sui differenziali del costo del lavoro".
Riguardo al cabotaggio stradale, ETF ritiene che è inutile cambiare le regole senza aumentare i controlli: "Il problema con le attuali norme sul cabotaggio è il cosiddetto cabotaggio a catena, ossia il meccanismo che prevede lo svolgimento di trasporti internazionali ripetuti per ottenere il maggior numero possibile di slot per il cabotaggio nazionale", precisa la confederazione. "Ed è precisamente questo il punto che la Commissione Europea avrebbe dovuto affrontare, senza farlo". Inoltre, ETF ricorda che due anni fa la Commissaria Bulc aveva promesso che il cabotaggio illegale sarebbe stato incluso tra le violazioni gravi che compromettono il requisito della reputazione: "Questa è un'altra promessa infranta?"
Sulla modifica dei tempi di riposo settimanale, la confederazione si riserva un'analisi quando sarà reso pubblico il testo complesso delle proposte (per ora la Commissione ha diffuso una sintesi). Per quanto se ne sa ora, "non solo queste proposte appaiono socialmente ingiuste, ma legalizzano pratiche connesse allo sfruttamento del lavoro a basso costo, spostando le responsabilità dalle imprese agli autisti". Secondo ETF, la Commissione Europea ha rotte le sue promesse sulla lotta al dumping sociale.
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