Con i suoi robot antropomorfi e zoomorfi che compiono movimenti complessi, come pirolette e capriole, e che riescono a rialzarsi e a camminare su terreni accidentati e innevati, la Boston Dynamics si pone come una delle società più all’avanguardia in questo settore. A marzo 2021 ha mostrato in video un nuovo prodotto, destinato alla movimentazione delle merci in magazzino. Si chiama Stretch e rispetto ad altre macchine automatiche per la logistica mostra un’elevata flessibilità d’uso. Oltre a spostare i pacchi, per esempio, può anche caricarli e scaricarli da un container portando con sé il nastro trasportatore.
Da punto di vista costruttivo, appare meno rivoluzionario delle altre macchine di Boston Dynamics: è un braccio articolato montato su una piattaforma con ruote, che prende gli oggetti tramite una testa dotata di ventose. L’innovazione principale è nel software, che permette un elevato grado di riconoscimento degli oggetti e quindi di autonomia operativa. Lo dimostra l’attività scelta per il primo video del robot: lo scarico di un container pieno di scatole, un’operazione che finora ha un basso grado di automazione.
Stretch si dirige da solo verso la ribalta, trainando un nastro trasportatore che si estende a pantografo, e con il suo braccio riconosce ogni scatola, la prende e la posa sul nastro, che nel frattempo si è messo in movimento. Tutto avviene senza la presenza di un operatore umano e senza alcuna infrastruttura fissa. Il braccio ha sette gradi di libertà nel movimento e può compiere fino a ottocento operazioni l’ora, sollevando pesi fino a 23 chili con un’autonomia di otto ore per ogni carica delle batterie (ma funziona anche collegato alla rete). La società commercializzerà Stretch nel 2022.