Oil&NonOil è un'occasione importante per sondare in che direzione sta andando un settore strategico, come 'materia prima', per l'economia italiana in vista anche della annunciata rivoluzione elettrica e del progressivo abbandono del diesel come carburante da parte dei maggiori costruttori di auto e camion. Non è mistero, infatti, che alla ultima IAA svolta ad Hannover poche settimane fa, tutte le Case costruttrici di mezzi pesanti, e molte di veicoli commerciali, abbiano presentato soluzioni ibride o totalmente a batterie per l'immediato futuro. Con queste premesse il settore del trasporto professionale di idrocarburi per la mobilità privata, commerciale e del trasporto pubblico sta mostrando una fase di stallo, ma la manifestazione veronese ha messo in mostra una decina di modelli, fra semirimorchi e allestimenti su motrici e rimorchi in grado di ben rappresentare le eccellenze nel settore d'Italia in vista di una prossima crescita.
"Al momento il mercato nazionale è l'unico in cui lavoriamo, l'export è bloccato, le commesse militari sono ferme e con 450 immatricolazioni quest'anno siamo lontani dagli anni d'oro", spiega Fabrizio Dallara della Sacim di Cesena. "Però continuiamo a innovare e sulle nostre cisterne arriviamo ad avere fino a 25 sensori antieffrazione, molti sfruttando la fibra ottica". In pratica, le cisterne dopo il carico diventano inviolabili. Questi veicoli utilizzano contatori a gravità e sistemi di calcolo delle temperature del prodotto che si traducono in quantità di volume di idrocarburi trasportati e scaricati. Così, il set di sensori certifica la compromissione del sistema e fornisce in tempo reale tutte le informazioni, oltre a contabilizzare i cali termici a ogni scarico.
In fiera era esposta la botte (e il progetto) ioCalozero da 42mila litri a cinque scomparti (11.000-6.000-13.000-5.000-7.000 litri) da 6.150 chili di tara. Dallara precisa che "integra le misure volumetriche della testata Sampi TE550 Truck III con la sigillatura elettronica Click&Find". Accanto era presente anche una EPL 50S da 40mila litri sempre a cinque celle da 5.900 chili di tara. Il presidente della Sacim Francesco Molari, aggiunge: "i dati del primo trimestre 2018 sono migliori di quelli dell'anno precedente, ma non bisogna farsi ingannare. Sono risultati legati agli incentivi, hanno anticipato il rinnovo del parco mezzi, ma quando verranno meno, prevedo un calo graduale. Mi preoccupa la fine dell'anno. Non siamo in un periodo di sviluppo, ma abbiamo superato quello delle gravi difficoltà. Negli ultimi anni i fabbricanti di cisterne per il trasporto liquidi si sono ridotti di numero e il mercato consente a ognuno di raccogliere quel che resta di una domanda crollata del 50%. È difficile tornare ai vecchi valori commerciali, anche per quel che sta cambiando nella distribuzione dei carburanti: restringimento dei consumi, riduzione dei punti da rifornire".
Storia diversa quella della vicentina Alkom che, grazie all'impegno delle proprie maestranze, entrate nella proprietà è da due anni uscita dal Gruppo Menci/Zorzi e viaggia da sola. "La società è stata rilevata dal proprietario della Carrozzeria Negro e da alcuni dipendenti", spiega Andrea Brendolan. "Ora siamo in quaranta e quest'anno supereremo gli ottanta allestimenti. La maggior parte è formata da cisterne molto personalizzate, dato che lavoriamo con i depositi e i piccoli trasportatori, che vogliono mezzi molto curati e con tanta attenzione al design oltre che alla sicurezza".
Alkom ha mostrato a Verona due semirimorchi da 43mila litri a tre e cinque scomparti e una cisterna da 26mila litri per avio-rifornimento a turbina (Jet A1) con scarico laterale Sampi M7e pompa volumetrica a palette da 300 l/m da 3.800 chili di peso. Altre unità presenti allo stando erano una motrice da 13.600 litri a due scomparti con impianto di scarico fra cabina e botte con misuratore a pompa Sampi M15 e un autotreno da 21.000+21.000 litri. Sui trailer era montato il nuovo sistema antifurto Nemesi, che prevede sensori sul portellone, sugli accoppiatori API e sulle valvole di fondo, oltre a sensori per la presenza di acqua nelle benzine e di benzine nelle tubazioni. A questo si aggiunge il sistema a ultrasuoni Dezidata ad aste immerse, che misura la differente densità dei prodotti caricati tramite la loro velocità di spostamento nelle celle.
Il Gruppo Gavio ha mostrato un modello della storica OMT di Tortona, la 3 SC01T-CG. una cisterna da 40mila litri, cinque scomparti, dotata di impianto con doppio misuratore Isoil Vega T. La società tortonese conferma l'idea che il 2018 sia un anno di transizione: ha cambiato l'amministratore delegato, che ora è Marco Curti, e accanto alle cisterne ha ripreso a costruire portacontainer allungabili, una parte per la flotta di Gavio e una parte per clienti che operano sul porto di Genova. Alla fiera erano presenti anche due costruttori di veicoli industriali. Iveco e Volvo, in coppia con Tecnogas e Af Servizi, che hanno messo in mostra tutta la gamma di soluzioni per il trasporto su motrici. Infine, Emiliana Serbatoi ha esposto il nuovo Emiltrolley Mid, un carrello per il trasporto di urea da 60 o 200 litri di capacità.
Massimiliano Barberis
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