La mobilità del futuro passa attraverso la guida automatizzata. Il tema è sempre più attuale e recentemente ha coinvolto tecnici e aziende del settore automotive in due diversi appuntamenti: al NAIA(North American International Auto Show) di Detroit e al CES (Consumer Electronic Show) di Las Vegas. Uno dei protagonisti di questa rivoluzione è la tedesca Continental, secondo cui dal 2025 sarà possibile guidare un autoveicolo in maniera autonoma dall'ingresso all'uscita delle autostrade. "La guida autonoma è un argomento di primaria importanza ed è inevitabile che i marchi del settore ne discutano durante gli eventi internazionali" dice Elmar Degenhart, amministratore delegato di Continental, "la ricerca e sviluppo in questo specifico settore saranno il futuro del mercato automotive".
L'obiettivo della Casa tedesca è rendere la guida nei tratti autostradali più efficiente, più confortevole e più sicura. La tecnologia in costante evoluzione è lo strumento indispensabile da cui partire per la realizzazione di un progetto così impegnativo. Esistono già sistemi di assistenza alla guida che con sensori molto precisi registrano l'area intorno al veicolo, ma non è tutto. Infatti, gli esperti ritengono che con un semplice click si potrà selezionare la modalità pilota automatico highway pilot, consentendo al mezzo di percorrere i chilometri stabiliti senza che il conducente ponga le mani sul volante.
Saranno importanti anche i concetti di connessione e interazione tra veicolo e conducente. Internet sarà parte attiva del veicolo mettendo a disposizione una enorme quantità di dati (fino a un 1GB al minuto) e il conducente, libero dagli impegni della guida, si dedicherà ad altre attività in maniera più rilassata e agevole (telefonare, videochiamare, leggere o guardare la televisione).
Il futuro della guida autonoma si basa anche sul livello di accoglienza e fiducia che i consumatori ripongono nella tecnologia in costante evoluzione. Proprio per questo motivo, Continental attraverso il suo nuovo sito www.2025ad.com , vuole offrire al pubblico internazionale la possibilità di dialogare sui contenuti tecnici, giuridici e sociali legati al futuro della mobilità.
Davide Debernardi
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