Lo sviluppo di veicoli industriali elettrici con celle a combustibile alimentate a idrogeno non passa solamente dalla realizzazione dei veicoli stessi e della rete di distribuzione, ma anche da componenti che non penalizzino questa tecnologia nei confronti del tradizionale diesel o dell'elettrico a batteria. Uno di questi è il serbatoio dell’idrogeno, che deve mantenere una bassa temperatura e resistere a un’elevata pressione, perciò è normalmente costruito in acciaio. Una soluzione che aumenta la tara del camion, penalizzando quindi la sua portata utile. Ma è possibile realizzare serbatoi più leggeri in materiali compositi, come quelli della francese Plastic Omnium, che sta costruendo una fabbrica a Lachelle destinata proprio a questi serbatoi per camion e autobus.
L’impianto richiede un investimento di 150 milioni di euro e avrà una capacità produttiva annua di 80mila serbatoi, diventando il più grande impianto europeo di questo tipo. I lavori termineranno entro la fine del 2024 e i primi clienti sono Stellantis e Hyvia. Produrrà mediante filament winding serbatoi di tipo IV, progettati per una pressione da 350 a 700 bar. Si parte da un liner soffiato in resina termoplastica, che successivamente è avvolto con fibre di carbonio impregnate con resina.
Oggi Plastic Omnium sta producendo un numero limitato di questi serbatoi in un impianto pilota in Belgio e dopo che avrà completato la fabbrica di Lachelle ha in programma di costruire altre due fabbriche a Shanghai, nel 2026, e nel Michigan, nel 2027.