I produttori di autovetture non sembrano ancora abbandonare una moda che imperversa da qualche anno: produrre modelli nuovi di auto o di furgoni chiamandoli come i modelli vecchi che in qualche modo hanno fatto la storia. Un esempio appare anche allo Iaa 2024 di Hannover, dove Renault presenta il prototipo Estafette Concept, che riprende il nome del celebre furgone costruito dal 1959 al 1980. Questa rinascita ricorda vagamente le linee dell’antenato, ma ha una grande differenza: la trazione elettrica.
Si tratta di un minivan destinato alla distribuzione urbana e, in particolare, alle consegne nell’ultimo chilometro per il commercio elettronico. È lungo come il Kangoo con passo medio e ha la capacità di carico del Trafic con tetto basso e passo medio. Una combinazione che rende il prototipo agile e manovrabile, senza rinunciare alla portata.
Per progettare l’Estafette Concept, Renault ha coinvolto gli autisti delle consegne per comprendere al meglio le loro esigenze quotidiane, dalla sicurezza alla facilità d’uso, fino alla necessità di ridurre il tempo dedicato alle operazioni. Al centro del veicolo c’è la piattaforma FlexEva di Ampere, che permette una gestione avanzata del veicolo grazie all’integrazione di funzionalità come aggiornamenti in tempo reale, manutenzione predittiva e connettività continua.
Renault spiega il richiamo all’Estafette per alcune caratteristiche comuni. La prima è l’innovazione, che nel modello originale consisteva nel montare l'intero gruppo motore e trasmissione nella parte anteriore, liberando spazio per il carico, mentre in quello nuovo consiste nella piattaforma FlexEVan completamente elettrica. Inoltre, entrambi i modelli hanno porte scorrevoli su entrambi i lati. Renault afferma che l’Estafette elettrico entrerà in produzione entro due anni.