"Il Solutrans si sta trasformando in un salone dedicato al businnes ", spiega Patrick Cholton, presidente della FFC, la federazione dei carrozzieri francese, e del Solutrans. I temi principali della manifestazione sono state stabilite dalla FFC con la PFA (Piattaforma della filiera automobilistica) dopo una larga indagine sul settore, che ha toccato gli utilizzatori, i carrozzieri e chi fornisce equipaggiamenti. "Oggi non vendiamo più dei metri quadrati di spazi al suolo, ma dei temi per il futuro. Le aziende non fanno più delle previsioni su cinque o dieci anni ma guardano a un orizzonte più breve, a due o tre anni al massimo". Quindi l'edizione 2017 ha voluto fare il punto sulle energie alternative dei mezzi pesanti e leggeri, sulla connettività dei veicoli e sulla cyber-sicurezza.
La gamma di alternative al diesel proposte dai produttori di veicoli industriali non è mai stata così ampia. Dal gas all'elettrico attraverso l'idrogeno, diversi progetti sotto forma di sperimentazione sono venuti alla luce e si stanno provando su strada. Anche se per i mercati nazionali sono ancora ambiti ristretti, parecchi vettori francesi hanno scelto veicoli a gas o elettrici per le loro flotte urbane. Nel 2016, si sono immatricolati in Francia 376 camion a gas naturale su un mercato di 47.148 autocarri pesanti, il che rappresenta lo 0,7%. Molti meno sono stati quelli a elettricità, riservata ai camion leggeri per gli ultimi chilometri. Ma è un inizio.
In un momento in cui le modalità di produzione e vendita sono "connesse", la cyber-sicurezza è sempre più importante. L'industria dei veicoli industriali non è un più mondo isolato, quindi richiede un controllo della rete formata dai costruttori di autotelai e produttori di attrezzature e carrozzieri. Ciò è essenziale per evitare, o almeno ridurre,i rischi informatici.
Ma neppure su strada i veicoli non sono al sicuro. I numerosi sistemi di connettività per camion sono importanti e devono essere monitorati e protetti dagli attacchi di hacker. Di fronte alla digitalizzazione della gestione con veicoli connessi e trasporto autonomo o intelligente, il l'autotrasporto sta diventando sempre più computerizzato ed è a rischio di pirateria. Crittografia, apprendimento automatico e buone pratiche di sicurezza digitale dovrebbero garantire l'informazione che è diventata regina della strada.
Il materiale rotabile è sempre più connesso e lo sarà sempre più con l'emergere di nuove reti di comunicazione dati (5G, Bluetooth 5.0, Sigfox e LoRa, Wi-Fi HaLow). Avremo algoritmi di elaborazione sempre più potenti e sensori per rilevare gli oggetti connessi sempre più diffusi progressivamente nei veicoli e nella comunicazione tra macchine. I costruttori di veicoli industriali e i giganti globali come Google, Apple, Tesla o Intel stanno portando l'intelligenza artificiale sui veicoli, usando algoritmi e analisi di grandi moli di dati dati. È quindi necessario sincronizzare gli sviluppi dell'hardware con i progressi nel software.
In tale ambito, Man Trucks ha creato la filiera Rio per sviluppare una piattaforma cloud che raccoglie i dati di camion e di una serie di applicazioni aziendali. Stesso modello ha fatto Scania con il portale di applicazione ScaniaOne accessibile su tablet o Daimler tramite il portale FleetBoard e le sue numerose applicazioni associate. L'obiettivo è raggruppare e semplificare l'accesso ai dati per tutti operatori del trasporto attraverso un software online potenziato da server potenti e algoritmi di calcolo.
La grande tendenza futura sarà sviluppare "portali aperti", capaci cioè di connettersi o integrarsi con i sistemi di informazione e l'ecosistema dell'applicazione di tutti gli operatori, fino al cliente finale. Queste nuove soluzioni dovranno acquisire tutti i dati dal veicolo e della merce per ridistribuirli automaticamente alle parti interessate.
Inoltre, con l'aiuto degli strumenti Big Data, dell'analisi predittiva e delle masse di dati, i sistemi di elaborazione si arricchiranno con rapporti e indicatori di prestazioni strategici per aumentare la redditività dei mezzi di trasporto. Infine, grazie alla connettività, il camion sta diventando sempre più "intelligente". Combinando i dati delle centraline e dei sensori con i dati cartografici e le indicazioni topografiche delle strade o persino dei dati dall'infrastruttura (semafori, segnalazioni, cavalletti, parcheggi, dissuasori, sensori di velocità) il veicolo collegato regolerà automaticamente la guida, che diventerà semiautonoma. Domani prenderà sempre di più in considerazione il meteo in tempo reale, il traffico per offrire una guida indipendente, sicura, profittevole e 'veloce'.
Massimiliano Barberis
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