La Classe V è prodotta nello stabilimento spagnolo di Vitoria, capoluogo dei paesi Baschi, da cui deriva la lettera V del nome, come quella del Vito, la sua seconda metà del comparto dei veicoli commerciali leggeri entro le 3,5 tonnellate. Presentato nel 1996, questo modello ha venduto 209mila unità. L'aggiornamento della Classe V vuole consolidare la presenza nel proprio segmento, che è quello del trasporto passeggeri per gli hotel, degli NCC e del tempo libero con la versione Marco Polo. La Mercedes-Benz Classe V è offerta in tre diverse configurazioni: Compact, Long e Extralong, da 4,89, 5,1 e 5,37 metri di lunghezza. Con 2 sono le varianti di passo (3,2 e 3,43 metri). Di serie il modello offre sei posti, con la possibilità a richiesta di posizionare la seconda fila contromarcia e aprire un tavolino, a richiesta esistono le versioni da sette e otto sedute. Il volume di carico va da 610 litri (compact) a 1.410 litri per il passo lungo.
La Classe V è equipaggiata per la prima volta con il motore diesel a quattro cilindri OM 654, offerto in tre varianti di potenza, caratterizzato da valori di consumo ed emissioni più contenuti e da un'ottimizzazione in termini di rumorosità e vibrazioni: V220 da 120 kW (163 CV) e 380 Nm di coppia; V 250d da 140 kW (190 CV) e 440 Nm di coppia; V300d, che segna un nuovo valore record nella categoria con una potenza da 176 kW (239 CV) e 500 Nm di coppia. In fase di accelerazione il motore V300d mette temporaneamente a disposizione ulteriori 30 Nm (Overtorque). Il cambio automatico 9G-TRONIC, disponibile per la prima volta per la Classe V migliora sia il comfort di innesto sia i consumi.
Sulla Classe V viene impiegato il processo di combustione con camere di combustione a gradini, il cui nome prende spunto dalla forma della sacca di combustione sul pistone. Il peso del nuovo propulsore a 4 cilindri è diminuito del 17% rispetto al predecessore. La cilindrata è di appena 2 litri (anziché 2,15 litri), mentre la distanza tra i cilindri è stata leggermente ridotta, passando da 94 a 90 mm. Rispetto al vecchio motore il nuovo consuma meno carburante: nella variante di potenza V250d, per esempio, il risparmio si attesta intorno al 13%. Il merito va attribuito al convogliamento del flusso dell'aria sul lato di aspirazione e scarico nonché all'adozione dell'iniezione Common Rail di quarta generazione con pressioni fino a 2.500 bar. Molto importante, tuttavia, è la riduzione di circa il 25% degli attriti interni. Questi risultati sono stati ottenuti grazie ai cilindri in acciaio piatti con camere di combustione a gradini e bielle lunghe; al rivestimento delle pareti interne dei cilindri con tecnologia NANOSLIDE; allo sfalsamento del gruppo riduzione della cilindrata e al comando degli alberi a camme.
Massimiliano Barberis
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