Schmitz Cargobull ha presentato a giugno 2024 il complesso stradale EcoDuo, che ha lo scopo di ridurre le emissioni di CO2 e migliorare l'efficienza logistica. È composto da due semirimorchi centinati standard collegati tramite un carrello e trainati da un trattore a tre assi, raggiungendo una lunghezza totale di 31,5 metri. Il peso totale di questo autoarticolato può raggiungere fino a 76 tonnellate con un trattore a tre assi, come in uso in Scandinavia, o fino a 70 tonnellate con un trattore a due assi, come in Spagna. Questo concetto flessibile utilizza principalmente rimorchi standard, offrendo numerosi vantaggi rispetto ai convenzionali autoarticolati lunghi.
A differenza dei concetti tradizionali, che spesso richiedono rimorchi di lunghezze diverse e non combinabili per un uso flessibile, l'EcoDuo permette una facile suddivisione dei rimorchi tra due trattori ai valichi di frontiera, nei centri di distribuzione o in regioni specifiche. Ciò facilita il trasporto continuo e transfrontaliero, superando le limitazioni dovute alle diverse leggi nazionali. Quindi, non sono necessari ulteriori investimenti nei rimorchi oltre a quelli standard esistenti, rendendo il concetto veramente modulare.
La possibilità di unire o staccare i semirimorchi standard permette di usare con i singoli semirimorchi tutte le infrastrutture e di caricarli su treni. Restano immutate anche le procedure di carico e scarico. Secondo Schmitz Cargobull, rispetto ai complessi convenzionali con un peso totale del veicolo di 40 tonnellate, l'EcoDuo offrirebbe diversi vantaggi: riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 per tonnellata trasportata, diminuzione dei carichi sul singolo asse, aumento della capacità stradale e riduzione del traffico grazie all'uso di meno veicoli con maggiore capacità. Inoltre, si ridurrebbero le sollecitazioni su strade e ponti e si contribuirebbe a risolvere la carenza di conducenti.
"Un conducente, due semirimorchi per viaggi a lungo raggio", ha spiegato Andreas Schmitz durante una conferenza stampa. "A differenza dei precedenti concetti di complessi veicolari più lunghi, le flotte di semirimorchi esistenti possono ancora essere utilizzate. Con due semirimorchi standard, le dimensioni esistenti nel settore dei trasporti rimangono invariate".
Massimiliano Barberis