Siano farine o cemento, alimenti liquidi per l'industria o il consumo finale, prodotti chimici o idrocarburi, un'ampia varietà di merci in forma liquida o pulverulenta deve viaggiare in cisterne e per ogni tipologia serve un allestimento specifico. Questo è un comparto che in Italia ha ancora un buon mercato e con una specializzazione tale che permette di operare anche a costruttori nazionali di medie dimensioni. Al Transpotec 2019 di Verona erano presenti diversi marchi, che hanno mostrato un ampio ventaglio di allestimenti per diversi utilizzi. Vi proponiamo una rassegna di quelli selezionati da TrasportoEuropa.
Alkom ha esposto due veicoli. Il primo è il semirimorchio CC35X a scomparto unico da 35mila litri di portata installata su telaio Menci, con passi d'uomo da 500 mm di diametro e bocchette di lavaggio da 300 con chiusure a galletto e pompa di scarico Jurop VL27. Il secondo semirimorchio è un SC43 a due comparti da 22mila e 21mila litri con il nuovo gruppo A. Haar a turbina per centralina di misurazione. Può anche scaricare, misurato, a gravità e con pompa. Il sistema Zero permette lo svuotamento totale delle tubazioni per impedire contaminazioni tra i prodotti caricati. Dalla Puglia viene il semirimorchio Grapar CG 2.01/S per liquidi alimentari in classe Atp IN. È una cisterna a quattro scomparti da 34mila litri con predisposizione per l'impianto di riscaldamento, che monta quattro passi d'uomo, impianto di lavaggio e uno scarico per melassa. La cisterna è carrata su un telaio Tecnokar Superlight e pesa 6.280 chili.
A Verona il marchio nazionale nella produzione di cisterne per polverulenti Omeps ha esposto tre botti. La prima è un semirimorchio autoportante CM 40 dotato di sistema di fluidificazione adatto al lavaggio interno del veicolo, la seconda una ribaltabile CR 65 con telaio in lega completamente bullonato e contenitore per trasporto di polveri alimentari e prodotti chimici. La terza è un allestimento CMA 28, una cisterna suddivisa in più scomparti e destinata al trasporto di farine alimentari. "Una delle nostre realizzazioni di più successo" spiega il titolare del Gruppo campano Vincenzo Munzio, "che rappresenta la nostra eccellenza in questo particolare settore del trasporto di polveri".
Il Gruppo padovano Omsp Macola fondato e ancora condotto da Ferruccio Macola ha esposto a Verona con i propri partner transalpini G. Magyar e Spitzer Eurovrac, offrendo così un'ampia gamma di soluzioni per il trasporto stradale di prodotti gassosi, liquidi e polverulenti. Col marchio Macola ha portato un'autocisterna per il trasporto e la distribuzione di Gpl montata su autotelaio cabinato Iveco Trakker ML260E28 6X2. È una botte mono-scomparto in acciaio a grana fine da 27mila litri di capacità, pressione di collaudo a 27 bar e impianto di scarico con pompa centrifuga, misuratore volumetrico e compressore a pistoni. La La francese Magyar era presente al Transpotec con un semirimorchio a cisterna coibentata per liquidi alimentari, autoportante a due scomparti in acciaio inox. È coibentata fino a 80 °C, ha una capacità totale di 31mila litri, pressione di collaudo a 2,88 bar, telaio in acciaio inox , tridem SAF Intradisc Plus e impianto di scarico con elettropompa a lobi riscaldata in acciaio inox. Spitzer ha esposto un semirimorchio con cisterna ribaltabile per il trasporto di polverulenti mono-scomparto in materiale composito da 60mila litri, pressione di collaudo a 3 bar, telaio in alluminio, tridem SAF Intradisc Plus e impianto di sollevamento con elettropompa. L'allestitore bresciano Santi ha presentato un'autocisterna per la raccolta del latte con impianto sottovuoto montata su una motrice a tre assi Iveco.
Gli storici marchi piacentini Sara, Pollini e Bsk finiti acquisiti dai cinesi, dopo alcune vicissitudini societarie si sono ripresentati a Verona. A fianco di una produzione standard, il Gruppo si distingue per l'elevata personalizzazione sulla base delle richieste dei clienti. Sara Bsk è specializzata nella costruzione e assistenza di mezzi per il trasporto di materie chimiche liquide, anche pericolose, realizzate in acciaio AISI 316, AISI 304 su richiesta e con limitazioni per norme Adr, tra cui quelle adatte al trasporto ad alta temperatura, fino a 200°. Al Transpotec abbiamo visto un tank container tipo L4Bn/L4Bh da 35mila litri e 4.030 chili di peso su un portacontainer PCT per casse mobili da 20 o 30 piedi e dalla tara di 4.100 chili, e una botte a tre scomparti TPS da 37.500 litri (7.450-22.500-7.450 litri) lunga 11,565 metri e con tara di 7.200 chili.
Alla seconda uscita veronese, Giesse conferma le due gamme a listino: CM e CR. La prima a scarico multiplo può essere installata su autocarro o autoportante in configurazione rimorchio o semirimorchio. Questi due modelli si possono usare per cemento, sabbia, carbonati, sfarinati, ossidi o materiali pellettizzati, ma anche per scarichi di prodotti con elevato peso specifico sia granulati che pulverulenti. In fiera era esposta la versione CM 32, lunga 9.920 mm di lunghezza e con tara di 4.700 chili. La seconda tipologia prodotta è quella dei ribaltabili a unico scomparto per scarichi di prodotti con basso peso specifico e poco fluidi, sia granulati che pulverulenti. A Verona era mostrata la CR 60 da 12.760 mm di lunghezza e con tara di 6.700 chili.
Massimiliano Barberis
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