Ma come riuscivano ad evitare il pagamento del pedaggio autostradale? Secondo la Polstrada avevano ben tre diversi sistemi, che peraltro sono già conosciuti e praticati da molto tempo. Il primo utilizza il commercio di biglietti di transito, che avviene nelle aree di servizio o di parcheggio interne all'autostrada. Alcuni truffatori specializzati in questa tecnica riescono ad ottenere i tagliandi emessi da diversi caselli e li vendono ai camionisti (ma anche agli automobilisti che percorrono lunghe distanze e che conoscono il giro), secondo gli interessi di ciascun utente. In questo modo per esempio, un veicolo che entra a Milano ed esce a Bologna, può acquistare un tagliando d'entrata a Modena, riducendo così in modo significativo l'importo da pagare.
Questo sistema ha però l'inconveniente del tempo: infatti, le società autostradali hanno degli allarmi se il tempo percorso tra due caselli è troppo breve, oppure se è troppo lungo. In quest'ultimo caso, i camionisti possono giustificarlo con il riposo imposto dalla legge, anche se tale scusa non regge a un controllo sul cronotachigrafo.
Un altro sistema è più "brutale", ossia il veicolo che non intende pagare si accoda a uno che paga sulla corsia del Telepass. Questa tecnica, però, è troppo "ingombrante" per i camion e viene usata in prevalenza da autovetture e motociclisti. Infine, alcune imprese di autotrasporto che sono ormai alla disperazione, transitano nella corsia della viacard con carta senza più credito e poi non rispondono alle richieste di pagamento che vengono inviate successivamente alla sede.
Tra le procedure per contrastare questo fenomeno, oltre al citato allarme sui tempi di percorrenza, c'è anche la lista nera attuata dalle società autostradale, che comprende l'elenco delle targhe degli autoveicoli che sono già stati scoperti a non pagare completamente o parzialmente i pedaggi, che possono essere bloccati ai caselli per un controllo da parte della Polizia Stradale.
I tre camionisti fermati dalla Polizia Stradale di Modena non solo dovranno pagare i pedaggi evasi con le sanzioni, ma sono anche stati denunciati per truffa aggravata in concorso tra loro. La Polstrada ha scoperto anche due automobilisti che hanno attuato frodi analoghe, per un importo totale di 2800 euro.
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