Le infrazioni nel modenese riguardano camion di diverse nazionalità: italiani, ma anche tedeschi, bulgari, greci e sloveni. In molti i casi, oltre alla sanzione amministrativa gli agenti hanno denunciato l'autista. Il caso più recente è avvenuto la mattina del 20 febbraio, quando una pattuglia della Polstrada ha fermato un camion nella tangenziale Pirandello di Modena, scoprendo la classica calamita che annullava la rilevazione del cronotachigrafo. Il conducente ha subito la sanzione pecuniaria e la sospensione della patente.
Un'altra infrazione analoga è stata scoperta alla fine di gennaio a Forlì su un camion rumeno che, oltre a montare un cronotachigrafo non funzionante, non possedeva la licenza per il trasporto internazionale. In questo caso, autista e azienda hanno subito una multa di quattromila euro e il fermo del camion per tre mesi. Sempre a gennaio, a Cesena, la Polizia Municipale ha fermato un camion italiano con l'alterazione del sigillo del cronotachigrafo. Morale: 1600 euro di multa, decurtazione di dieci punti e ritiro della patente.
Al Centro, il 20 febbraio, la Polizia Stradale ha fermato un camion italiano sulla superstrada 214 all'altezza di Veroli, in provincia di Frosinone, scoprendo una calamita sul cronotachigrafo. In questo caso, gli agenti si sono accorti dell'inganno perché i dati dell'apparecchio mostravano una percorrenza chilometrica elevata in troppo poco tempo di guida. L'autista ha ricevuto una multa di 1700 euro, la decurtazione di dieci punti e il ritiro della patente.
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