Alla fine di dicembre 2024 un assistente capo della Polizia è stato posto agli arresti domiciliari a Matera con l’accusa di concussione aggravata, in un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica e condotta dalla Polizia. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il poliziotto avrebbe agito con regolarità lungo le strade della provincia materana, prendendo di mira veicoli industriali durante i controlli di routine. In almeno dieci occasioni documentate, l’assistente capo avrebbe richiesto somme di denaro agli autotrasportatori per evitare sanzioni amministrative o il ritiro dei documenti di circolazione.
Un episodio emblematico citato dagli inquirenti riguarda la richiesta di un bonifico immediato di trecento euro, accompagnato da un messaggio che, come precisato dal procuratore Alessio Coccioli, “lasciava intendere la chiusura della questione in cambio della somma versata”. Questa modalità operativa evidenzia un sistema ben congegnato, basato sulla vulnerabilità degli autotrasportatori, spesso pressati dai tempi stretti delle consegne e timorosi di incorrere in lungaggini burocratiche o interruzioni lavorative.