Dopo avere aperto la cabina del camion per mostrare i documenti agli agenti, l'autista è svenuto ed è caduto a terra. Preoccupati gli uomini della Polizia Locale hanno chiamato un'ambulanza e hanno ricoverato il camionista all'ospedale di Castelfranco Veneto, dove è stato trattenuto per accertamenti. Ma il ricovero non ha impedito un controllo approfondito del veicolo, perché quando è stato fermato, il suo cronotachigrafo indicava che il camion non aveva percorso in precedenza neppure un metro. Un classico segnale di manomissione dell'apparecchio.
Gli agenti hanno così rilevato che i sigilli del cronotachigrafo erano stati aperti per inserire nell'apparecchio un dispositivo comandato a distanza che impediva le rilevazione dei tempi di guida e di riposo. Interrogato sulla vicenda, l'autista ha ammesso di avere guidato per 24 ore senza neppure fermarsi a mangiare. La sanzione, come avviene in questi casi, è molto pesante: 4500 euro di multa, ritiro della patente e sospensione dell'autorizzazione all'autotrasporto.
Nel 2015, la Polizia Locale dell'Asolano e della Pedemontana ha compiuto 32 controlli a veicoli pesanti, sedici dei quali avevano targa straniera. In otto casi hanno emesso verbali per varie violazioni.
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