Gli inquirenti della Procura di Rovigo non si limitano alla pista dell'estremismo ambientalista, indicata dalla scritta "No Ogm No allevamenti" trovata sul luogo dell'attentato, ma stanno esplorando anche altre strade, tra cui quella di una ritorsione nei confronti delle aziende di autotrasporto che lavorano il mangimificio. Dieci dei quindici camion incendiati con molotov sono dell'azienda Trasporti Romagna di Malo, in provincia di Vicenza, che potrebbe essere il vero obiettivo dell'incendio. Gli inquirenti hanno ascoltato i titolari di questa società, ma senza apparente esito.
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