Dieci ex dipendenti dell'azienda di autotrasporto che ha sede tra Pozzuolo Martesana e Vignate hanno testimoniato contro G.P.V. il titolare della società sotto processo per violenza privata e minacce. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, un autista ha dichiarato di essere diventato una sorta di "bomba vangante" perché era costretto a guidare fino a venti ore al giorno, manomettendo il cronotachigrafo con una calamita e portando in cabina false dichiarazioni che mostravano giornate di ferie mentre l'autista era al lavoro. La maggior parte degli autisti era straniera e chi non si prestava al gioco era minacciato di licenziamento. In un caso, alla guida si alternavano marito e moglie, che hanno affermato di essere stati controllati a distanza da due telecamere installate in cabina.
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