L'autoarticolato ungherese stava andando a caricare in uno stabilimento della provincia di Reggio Emilia, ma è finito nella rete della Polstrada. Durante i consueti controlli sui dati del cronotachigrafo, gli agenti hanno rilevato alcune anomalie, quindi hanno approfondito le verifiche tecniche in officina, dove i meccanici hanno usato la diagnostica elettronica. All'interno del trasmettitore dei dati del cronotachigrafo, nascosto da sigilli e vernici, i tecnici hanno finalmente trovato quello che cercavano: un circuito elettronico per manomettere i dati in uscita dal cronotachigrafo. Una manomissione che è costata all'autista, insieme con altre infrazioni al Codice della Strada, una multa di ben diecimila euro, più il ritiro della patente e la denuncia penale per attentato alla sicurezza stradale.
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