Probabilmente non sapremo mai i motivi che hanno spinto i due autisti a togliersi la vita sul loro veicolo, perché la Polizia non ha trovato in nessuno dei casi messaggi scritti. Quali che siano le cause profonde di questi gesti, sicuramente trascorrere le feste in un parcheggio a centinaia di chilometri da casa può essere una situazione che aumenta la depressione. Ma il suicidio è per ora l'ipotesi prevalente, perché in entrambi i casi, abbiamo ancora una ricostruzione incompleta dei fatti, che sono accaduti tra Natale Santo Stefano a pochi chilometri di distanza. La Polizia, infatti, sta ancora indagando.
A Fabriano, il 26 dicembre un passante che stava attraversando il parcheggio vicino al Palazzetto dello Sport ha notato il corpo di un uomo che pendeva dalla cabina aperta di un camion con targa polacca. Quando la Polizia è arrivata sul posto ha trovato l'autista del veicolo, un ucraino di 45 anni, ormai senza vita. Secondo la prima ricostruzione, l'uomo si è tolto la cintura dei pantaloni, la ha passata intorno al collo e al volante del suo camion è si è lasciato andare fuori dall'abitacolo.
Un suo collega polacco, più o meno nelle stesse ore, ha scelto invece il cassone del semirimorchio, dopo aver parcheggiato l'articolato nella stazione di servizio autostradale di Foglia Est, sull'A14. Anche in questo caso, l'uomo è stato trovato strangolato, appeso con una corda al tetto del cassone.
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