Nelle prime ore successive allo schianto che sull'A21 ha coinvolto il 2 gennaio 2018 due autoarticolati e un'autovettura, la causa ritenuta più probabile era la distrazione dell'autista dell'articolato carico di sabbia che ha investito un'autovettura francese e un autocisterna carica di carburante, che ha preso fuoco uccidendo sei persone. Il 6 gennaio, il quotidiano Bresciaoggi riferisce di una nuova ipotesi, che prevede il coinvolgimento di un seconda autovettura, che avrebbe evitato l'investimento e l'incendio.
La Polizia Stradale sta analizzando i fotogrammi ripresi dalle telecamere poste lungo l'autostrada e ai caselli, le targhe riprese dai telepass, i resti dei veicoli e le testimonianze dei presenti per stabilire se una seconda autovettura abbia compiuto una manovra che abbia costretto uno dei veicoli coinvolti a causare l'incidente.
Intanto è terminata l'autopsia dell'autista dell'autoarticolato investitore, che rivelato la causa delle sua morte: non per l'urto contro i veicoli che ha investito, ma per le fiamme dell'incendio. Sono anche state identificate le cinque vittime dell'autovettura con targa francese: un uomo di 32 anni, sua moglie di 29 anni e i loro figli di due e sette anni e suo fratello di tredici anni. Erano diretti a Verona e poi a Venezia per una vacanza.
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