L'incidente mortale è avvenuto alle 2:25 di giovedì 12 febbraio durante il violento tamponamento tra due autoarticolati che viaggiavano in direzione nord sull'autostrada A1. L'impatto è avvenuto al chilometro 44, tra gli svincoli di Piacenza Nord e Casalpusterlengo. A causa probabilmente della scarsa visibilità e di velocità eccessiva, un articolato frigorifero ha tamponato il semirimorchio del veicolo che lo precedeva. La cabina è rimasta così completamente schiacciata tra i due semirimorchi, causando la morte sul colpo dell'autista, originario di Napoli. È andata meglio al conducente del veicolo tamponato, che è rimasto illeso. I Vigili del fuoco hanno lavorato per alcune ore per estrarre dai rottami il corpo del conducente, mentre gli uomini dell'autostrada hanno dovuto ripulire la strada da centinata di cassette di ortaggi cadute del semirimorchio tamponato. Il tratto autostradale tra Piacenza Nord e Casalpusterlengo è rimasto chiuso fino alle 11:00 e il traffico deviato sulle viabilità ordinaria.
Poteva essere una tragedia anche il tamponamento avvenuto il giorno precedente, lunedì 9 febbraio, sull'autostrada A14, lungo la corsia sud all'altezza di Rimini, dove un autotreno carico di mobili ha tamponato, alle 14:30, un'autocisterna carica di latte. Nell'impatto, uno dei due veicoli si è incendiato, ma per fortuna alcuni soccorritori hanno estratto in tempo gli autisti. Il più grave è quello del camion di mobili, che è stato trasportato con eliambulanza all'ospedale di Cesena, mentre il conducente della cisterna se la è cavata con qualche giorno di prognosi. È rimasto coinvolto anche un terzo camion, che ha urtato l'autotreno dei mobili, evitando però l'impatto frontale.
Sempre nella zona di Rimini, due giorni dopo, è avvenuto un incidente sul lavoro a veicolo fermo, durante il carico di un camion. L'autista, un uomo vicentino di 65 anni, era salito sul tetto del cassone del suo camion, da cui è caduto. Il suo stato ha richiesto l'intervento della eliambulanza, che lo ha trasportato in ospedale in condizioni gravi, ma non in pericolo di vita. Lo stesso giorno, sempre in Emilia, un camion di un'azienda di traslochi è andato fuori strada per evitare l'impatto frontale con un veicolo pesante proveniente dalla direzione opposta, nella zona di Reggio Emilia. Il camion è andato contro un palo, che ha distrutto la cabina. L'autista è stato ricoverato in ospedale.
Venerdì 13 febbraio sono avvenuti altri due incidenti, molto spettacolari ma per fortuna senza gravi conseguenze per gli autisti. Nel primo, un furgone con targa polacca si è schiantato contro uno spartitraffico alle 9:30 sulla Tangenziale di Novara, vicino all'uscita di Borgo Vercelli. Il veicolo è rimasto completamente distrutto, ma il conducente se l'è cavata con un collarino. Circa alla stessa ora, alle 9:15, un camion è rimasto bloccato al transito di un passaggio a livello della linea ferroviaria Lucca-Pisa a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, ed è stato travolto da un locomotore. L'autista è riuscito a scendere dal mezzo e ha cercato di avvertire il conduttore del treno, senza però riuscire ad evitare l'impatto. Nessun ferito, ma la linea ferroviaria è rimasta bloccata per alcune ore.
Sempre in Toscana, lo stesso giorno, un operatore del soccorso stradale è rimasto ferito mentre la gru che stava manovrando per recuperare un autoarticolato caduto in una scarpata si è ribaltata. L'incidente è avvenuto a Gaiole del Chianti e pare sia stato causato dalla rottura del cavo di sollevamento, che ha trascinato nella scarpata anche il mezzo di soccorso. In cabina era rimasto l'autista, che è stato portato in ospedale.
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